Situato su di un vasto promontorio tufaceo, cinto da due gole percorse dai torrenti Pùzzolo e Falisco, vanta origini riconducibili all'era preistorica, testimoniate da numerosi ritrovamenti archeologici. Secondo una leggenda il paese fu fondato ben 548 anni prima di Roma dal prode Termo Larte. Anche il nome è un retaggio dei tempi passati; deriverebbe da Nepa, che in Etrusco vuol dire acqua: è ricordata ancora per essere la città delle terme dei Gracchi, da cui sgorgano ancora ottime acque minerali. Finalmente, nel 1131, divenne libero comune ma fu sempre al centro delle continue lotte tra le famiglie aristocratiche che se ne contendevano il governo: i Prefetti di Vico, gli Anguillara, gli Orsini e i Colonna, poi, finalmente, i Borgia e i Farnese. Quando nel 1545 i Farnese ottennero il ducato di Parma e Piacenza, concessero in permuta alla Camera Apostolica il ducato di Nepi. Nepi rimase sotto il dominio della Santa Sede fino alla proclamazione del Regno d'Italia. Nel 1798 fu teatro dello scontro tra le truppe francesi e le milizie borboniche: vi furono centinaia di morti e andarono irreparabilmente distrutti il Duomo e l'Archivio Vescovile. Tra le chiese di rilevanza storica la Chiesa di San Biagio, la Chiesa di San Tolomeo e le catacombe di Santa Savinilla.