Pubblichiamo i programmi delle principali feste di primavera storiche della Tuscia viterbese in svolgimento nel mese di maggio.
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La festa delle Passate ovvero la Barabbata di Marta
Mercoledì 14 maggio 2014: come accade da secoli, esplode a Marta, centro affacciato sul lago di Bolsena, la Barabbata (ovvero le Passate in onore della Madonna del Monte), spettacolare festa di primavera che affonda le sue radici nei riti pagani propiziatori.
Un multicolore e vociante corteo, composto dai rappresentanti delle corporazioni professionali (Casenghi, vale a dire gli uomini di fiducia dei proprietari delle terre; Bifolchi, cioè coloro i quali aravano la terra con l’aratro a chiodo trainato da buoi; Villani, gli agricoltori veri e propri; i Pescatori) e punteggiato da carri allegorici, sfilerà per le vie del paese.
Il corteo raggiunge il santuario della Madonna del Monte, luogo deputato alla celebrazione vera e propria del rito, appunto le “Passate”, offrendo alla Madonna i frutti delle terra e del lago, con distribuzione delle tradizionali ciambelle.
Il programma:
ore 4,30:
Si saluta l’alba con spari di petardi, rulli di tamburo, campane a distesa, cori dei partecipanti al corteo che prende le mosse da via Laertina
Ore 6,00:
Al santuario della Madonna del Monte, santa Messa celebrata dal vescovo Lino Fumagalli
Ore 9,00:
Sfilata della banda “Montesi” di Marta che accompagnerà i “Signori” della quattro corporazioni verso il raduno dei partecipanti
Ore 9,30:
Corteo storico e carri allegorici lungo il Paesi fino ad arrivare al santuario della Madonna del Monte.
Ordine di apparizione: “Casenghi” a cavallo; “Bifolchi”; “Villani”, “Pecatori;
ore 11,30:
Al santuario: Santa Messa solenne cantata dalla Schola cantorum “mons. Liberato Tarquini”
Dopo il rito religioso, le Corporazioni effettueranno le tre “Passate” quale omaggio alla Madonna del Monte
Ore 17,00:
Al suono dei tamburi, raduno e sfilata dei “Casenghi” per la consumazione del tradizionale rinfresco
Ore 20,00:
in piazza Umberto I, tombola
ore 22,30:
Sul lungolago, spettacolo pirotecnico
Info:
Comune di Marta, telefono 0761.87381 / 873823; Fax 0761.873828; E-mail urp@comune.marta.vt.it
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I Pugnaloni di Acquapendente
I Pugnaloni (cioè “pungoli”, bastoni di legno): si tratta di grandi pannelli (3,60 x 2,60) realizzati a mosaico con foglie e fiori e rappresentano il tema della libertà contro ogni forma di oppressione.
La sua origine, infatti, si fa risalire ad uno degli episodi principali della storia di Acquapendente: il “miracolo” della Madonna del Fiore avvenuto nel lontano 1166.
In quel periodo la cittadina dell’Alto Lazio era governata da un governatore di Federico Barbarossa. “E’ più facile che quel ciliegio ormai secco da anni – dissero un giorno i cittadini, stanchi di essere oppressi – che il nostro paese possa liberarsi dall’invasore”.
E invece accadde che il ciliegio improvvisamente fiorisse e che il prodigio fosse considerato un segno divino della Madonna e, nel contempo, letto come una sorta di incitamento agli aquesiani a reagire e organizzare la rivolta contro il tiranno.
Il programma:
domenica 18 maggio 2014
Ore 9,30: Con ingresso da piazza del Duomo: esposizione dei Pugnaloni nel centro storico
Ore 11,00: Basilica del Santo Sepolcro: Messa solenne
Ore 16,00: Chiostro di San Francesco, benedizione e sfilata del corteo storico “Città di Acquapendente” e sbandieratori “Madonna del Fiore”
Ore 16,30: piazza G. Fabrizio: lettura della pergamena ed esibizione degli sbandieratori con il gioco della bandiera
ore 18,00: dalla Basilica del Santo Sepolcro alla chiesa di Santa Vittoria: benedizione dei portatorti dei Pugnaloni, a seguire con la statua della Madonna del fiore
ore 19,30: piazza G. Fabrizio: estrazione del Signore di mezzo maggio anno 2012
ore 20,00: palazzo del Comune: proclamazione e premiazione del Pugnalone vincente
Info:
associazione Pro loco, 339.7677510; ufficio Promozione del Comune: 0763.37309206;
E-mail: urp@comuneacquapendente.it; Sito internet: http://www.comuneacquapendente.it
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(venerdì 2 maggio 2014)
a cura dell’Ufficio relazioni con il pubblico