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A spasso nella Tuscia nel fine settimana alla scoperta di Piramidi etrusche e ferrovie abbandonate

Piramide etrusca
Piramide Etrusca (Bomarzo)

A spasso nella Tuscia nel fine settimana:

Gli appuntamenti di venerdì 24, sabato 25, domenica 26 luglio 2020

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Antico Presente: Bomarzo

Nel territorio di Bomarzo si trova uno dei manufatti antichi più monumentale, la cui funzione deve essere ancora compresa appieno: si tratta della celeberrima “Piramide”, realizzata con uno dei numerosi massi staccatisi dalla sovrastante rupe di peperino e rotolati lungo il fianco della valle. Presenta ventisei gradini alti e profondi che si raccordano, più in alto, con un’altra scalinata che conduce ad un probabile altare, ricavato alla sommità della roccia, che così lavorata assume una forma simile ad una piramide.

Qualunque sia stata la sua funzione, ancora oggi dal pulpito, si respira la sacralità del luogo: peri fedeli si hanno le rupi e più sotto ancora il fitto bosco. Il verde più intenso circonda il pulpito, e il monolite, che appare incastonato ad esso, sembra un relitto che emerge dal passato, tutto avvolto dal silenzio, e dalla vegetazione che cerca di riprendere ogni cosa.

Il percorso che porta alla necropoli di S. Cecilia, si svolge in un paesaggio di estrema bellezza, tra antiche strade tagliate nella roccia fino ad arrivare al punto dove si trovava una Chiesa con cimitero paleocristiano: impossibile non rimanere affascinati dalla sacralità del luogo e dalle numerose tombe antropomorfe ricavate direttamente nella roccia e tutto intorno, man mano scoprire scalini, fori, coppelle, canaletti, nicchie e la presenza di antiche pestarole che testimoniano la coltivazione della vite nel bel mezzo di quello che oggi si presenta come un fitto bosco.

Al termine ci sposteremo in auto alla Torre di Pasolini ed avremo la possibilità di mangiare nel suggestivo paesaggio delle cascate con lo sfondo del bellissimo mulino abbandonato.

Guide: Sabrina Moscatelli Guida Turistica e Guida Ambientale Escursionistica iscritta nel registro nazionale A.I.G.A.E. e Giuseppe Di Filippo Guida Ambientale Escursionistica iscritta nel registro nazionale A.I.G.A.E.

Dati tecnici: Il percorso ad anello di difficoltà media, è lungo circa 6 km con un dislivello di 250 metri. Durata 4 ore .

Appuntamento: Venerdì 24 luglio 2020 alle 17.00 Bomarzo (VT) sulla SP20 Bomarzese sotto la cisterna dell’acqua prima del campo sportivo vicino all’unico benzinaio

Equipaggiamento: Abbigliamento sportivo, pantaloni lunghi, scarpe da trekking, repellente per insetti, 2 lt di acqua, cena al sacco per chi vuole cenare con noi e torcia. Utili i bastoncini.

Condizioni: Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità e tutte le informazioni riguardo i DPI e il rispetto delle regole e che dovrete firmare per conoscenza in nostra presenza. Con la prenotazione i partecipanti dichiarano di avere la giusta preparazione per l’escursione. Cani ammessi con il guinzaglio.

Quota individuale: € 10,00 comprensiva di polizza professionale RC con massimale di Euro 5.000.000. I ragazzi fino a 16 anni non pagano mai la quota di partecipazione ma solo gli ingressi ove richiesti.

Informazioni e prenotazioni: Sabrina 339.5718135, info@anticopresente.it , www.anticopresente.it

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Tuscania

Approfittando della riapertura delle Basiliche di Santa Maria Maggiore e San Pietro, capolavori dell’architettura medievale romanica, la passeggiata sarà dedicata ad un vero e proprio viaggio nel Medioevo che permetterà di conoscere in maniera approfondita il risultato dei grandi maestri comacini e dell’arte romanica presenti a Tuscania sul finire dell’XI secolo e l’influenza delle nuove tecniche costruttive con cui viene realizzato il complesso monastico dell’Abbazia di San Giusto.

Nell’XI secolo la città di Tuscania era un’importante diocesi ed un potente centro in espansione, di cui ne sono testimonianza i due grandi cantieri che porteranno alla realizzazione delle basiliche romaniche di San Pietro e Santa Maria Maggiore. Al tempo della loro costruzione le due chiese si trovavano all’interno della cerchia muraria che proteggeva la città.

Sorsero così intorno alla chiesa di San Pietro e all'adiacente palazzo episcopale alcune torri di difesa, due delle quali fanno ancora parte dell'imponente spettacolo scenografico ed altre due mozzate che si trovano sul lato sud ed est del colle. Il quartiere più antico della città, iniziò a spopolarsi quando fu escluso dalla cinta muraria il cui perimetro originario di circa 5 km fu ridotto nel XV secolo per motivi economici e difensivi, a vantaggio degli altri colli e quartieri.

Le due chiese furono lasciate a partire da questo periodo in quello splendido isolamento che oggi incrementa il loro fascino. Nel 1971 le chiese di San Pietro e Santa Maria Maggiore subirono gravi dannii a causa di un forte terremoto ma, grazie a un paziente e scientifico lavoro di restauro, sono potute tornare agli antichi splendori.

Nel 1146 arriva a Tuscania un piccolo nucleo di monaci cistercensi provenienti da Fontevivo, nei pressi di Parma (abbazia figlia di Clairvaux ). Gli abili monaci lavoreranno per un altro grande cantiere l’Abbazia di San Giusto a pochi chilometri dal centro medievale nella suggestiva valle del fiume Marta. Oggi l’abbazia completamente recuperata grazie all’opera di un privato è tornata a vivere.

Info e prenotazioni: 333 4912669, Anna Rita Properzi Guida turistica e ambientale escursionistica Aigae (anche whatsapp)

Appuntamento: sabato 25 e domenica 26 luglio 2020, alle ore 16.30 al parcheggio Piazzale Vittorio Marinozzi, sotto le mura della città (gratuito), nei pressi del Ristorante Sette Cannelle
-ore 16.45: inizio della visita dalla Basilica di Santa Maria Maggiore
-ore 18: spostamento con le auto, per la visita dell’Abbazia di San Giusto a 3 km di distanza.
-ore 19.30/20: fine visita e ritorno in città
Prenotazione obbligatoria: posti limitati nel rispetto delle norme anticovid19
Costo: 12€ che include contributo all’abbazia
Difficoltà: facile
Durata: 3 ore circa
Abbigliamento: scarpe comode, abiti leggeri, cappellino, acqua. Dotarsi di mascherina e gel sanificante.
Aperitivo in città: per chi vorrà, sarà possibile gustare un aperitivo convenzionato al MAG Cocept Store in Via Torre di Lavello, con prodotti tipici e calice di vino tutto made in Tuscia, previa prenotazione.

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Festival ecogastronomico itinerante nei parchi del Lazio

Prima tappa nella riserva naturale del Monte Rufeno

Parte dalla Tuscia domenica 26 luglio 2020 il festival ecogastronomico itinerante “All’ombra dei grandi alberi”, realizzato dalla Regione Lazio con Slow Food Lazio che si articolerà in 6 domeniche nei Parchi regionali fino al 15 settembre.

Un’opportunità straordinaria per scoprire il territorio e i suoi tesori naturalistici ed enogastronomici attraverso escursioni gratuite accompagnati dai guardaparco, laboratori del gusto e incontri con gli esperti di Slow Food dedicati alle eccellenze del territorio, il mercato con i piccoli produttori e show cooking con cuochi e chef.

Il primo appuntamento è proprio nella Riserva naturale del Monte Rufeno e prevede due itinerari naturalistici alla portata di adulti e bambini: la passeggiata sul Sentiero del fiore fino al Museo del Fiore e all’Orto botanico, le escursioni al Monumento naturale bosco del Sasseto.

Il castello di Torre Alfina, visitabile al suo interno, ospiterà nei giardini e nella corte tutta la sezione enogastronomica: i laboratori del gusto e incontri con degustazione gratuita su: “La Riserva naturale del Monte Rufeno e la Via Francigena: opportunità del territorio per lo sviluppo del turismo lento” (ore 11) in collaborazione con la Comunità di Agricoltura sociale dell’Etruria meridionale e “Legumi in Comune” (ore 12), in collaborazione con la Comunità del fagiolo del Purgatorio di Gradoli; gli show cooking con Iside De Cesare, chef stellata del ristorante “La Parolina” di Trevinano (ore 17,30), e Connie Vidani, chef del ristorante “Nuovo Castello” di Torre Alfina (ore 18,30); la degustazione dei “Vini del Barbarossa” a cura dell’enogastronomo Carlo Zucchetti e del sommelier Claudio Sarti (ore 19,30). Per partecipare alle degustazioni è necessaria la prenotazione disponibile su www.slowfood.it/lazio

Per tutta la giornata (ore 10-13 e 15-19) i produttori di “Natura in Campo” – il marchio dell’Agenzia Regionale Parchi (ARP) del Lazio che raccoglie le produzioni agroalimentari delle aree protette – e altri espositori locali proporranno nell’area mercato della corte del castello le loro eccellenze: Fattorie solidali (confetture e conserve vegetali); Rete impresa Aglio rosso di Proceno (aglio rosso di Proceno); Villa Sant’Ermanno (farine e pasta al farro); Cooperativa Alto Viterbese e CCORAV (Consorzio Patata dell’Alto Viterbese Igp); Apicultura Nucci Corrado (miele del Monte Rufeno); Perle della Tuscia (patate viola e blu, legumi dell’Alta Tuscia); Elisir di lunga vita (farina, fiori e olio di cartamo per uso alimentare e cosmesi); Agriturismo Pulicaro (olio extravergine di oliva e carni avicole). In programma, ancora, alcuni interessanti eventi collaterali: il seminario di disegno naturalistico e il concerto della band del Torre Alfina Blues Festival ospitato sempre nella corte del Castello (ore 21,30).

Nel corso della giornata, sarà possibile anche pranzare e cenare con Menu Slow a base di prodotti tipici dell’Alta Tuscia e secondo le ricette della tradizione nei ristoranti di Torre Alfina: “Nuovo Castello”, “Belvedere”, “Il Tesoro”, “Il Pulicaro” e “Da Ciccio alla Capannaccia”, “La Piazzetta”; Gelateria “Sarchioni”. Inoltre si potrà trascorrere una notte in Riserva e pernottare nei Casali della Riserva di Monte Rufeno: Casale “La Monaldesca”, Casale “Tigna”, Casale “Sant’Antonio” e Casale “Il Palombaro”.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni su questo e gli altri eventi in programma: www.slowfood.it/lazio


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Antico Presente: Blera

sabato 25 luglio 2020

Questa escursione prevede la visita ad uno dei siti archeologici più affascinanti, selvaggi, interessanti di tutta l’Etruria. Percorrendo un tratto della vecchia ferrovia abbandonata (Civitavecchia-Capranica-Orte), attraverso un vero e proprio “safari” tra branchi di cavalli e vacche maremmane brade, si perde il contatto con il mondo reale e si entra in una dimensione ideale per rivivere sulle orme di antiche civiltà.

E’ proprio quest’atmosfera eremitica che crea il fascino del luogo e fa riscoprire il piacere dell’isolamento. Ma non è certo un deserto: in questa terra, lungo l’asse del torrente Vesca fino ad arrivare al pianoro di Luni, un antichissimo insediamento, conosceremo una storia millenaria, quella delle nostre origini, oltre alle più importanti leggende e miti che la storia ci ha fornito. Il tutto con lo sfondo di questo lembo di terra, dove, negli anni 60, il Re Gustavo di Svezia, ha condotto un’importantissima campagna di scavi.

Immaginate un fiume tortuoso e selvaggio, carico di storia, lungo le cui rive nacquero e conobbero la grandezza stirpi gloriose. Un vero confine naturale, una liquida frontiera destinata a separare regni in guerra, ma anche strumento di floridi commerci, scambi culturali, linguistici, artistici. Non è il Nilo degli Egizi né il Tevere dei Romani. Il fiume di cui parliamo è lungo appena 62 chilometri, ha una modesta portata d’acqua e di rado è citato nei libri di storia. Eppure, fatte le debite proporzioni, non ha nulla da invidiare ai suoi fratelli carichi di fama e onore.

La presenza d’insediamenti antichissimi e il rinvenimento di ceramiche micenee dell’età del Bronzo (XIII sec. a.C.), fanno pensare che sin dalla Preistoria questa zona sia stata frequentata da popolazioni dedite a fiorenti commerci.

Ma esplorare il Mignone non significa solo fare un grande salto nel passato: c’è anche un mondo naturale rimasto pressoché intatto nel corso dei secoli e che si offre a coloro che hanno voglia di camminare in ambienti insoliti, lontani dalle solite mete. È un paesaggio “etrusco” ben diverso da quello classico della Tuscia, in cui non mancano testimonianze di grande importanza archeologica come la “Casa del Capo”, uno dei più antichi monumenti dell’Italia centrale (XII sec. a.C.), per non parlare dei grandiosi resti delle “long houses” conosciute come capanne appenniniche, costruzioni etrusche, resti di capanne villanoviani, i ruderi di un castello medioevale e delle grotte o “case troglodite” che hanno conosciuto continuità di vita fino a pochi anni fa.

Da queste strette gole scavate dagli allora impetuosi torrenti, tra verdi e incontaminati pascoli, passarono eserciti, mercanti, nobili, re e tra non molto anche noi! Sarà un percorso ricco di sorprese, in un luogo non comune e molto emozionante.

Durata: 4 ore (+1 per gli spostamenti a/r in auto dal punto d’incontro).

Guide: Sabrina Moscatelli, Guida turistica e guida ambientale escursionistica iscritta nel registro nazionale A.I.G.A.E. e Giuseppe Di Filippo Guida ambientale escursionistica iscritta nel registro nazionale A.I.G.A.E.

Dati tecnici: Il percorso ad anello di difficoltà media, è lungo circa 7 km con un dislivello di 350 metri. Durata 4 ore circa inclusa la visita del sito archeologico (+ 1 ora a/r dal punto d’incontro al sito, con auto).

Appuntamento: Sabato 25 luglio 2020 alle ore 17 a Blera, presso l’area di sosta attrezzata delle Trocche

Equipaggiamento: Abbigliamento sportivo, pantaloni lunghi, scarpe da trekking, repellente per insetti, 2 lt di acqua. Utili i bastoncini.

Condizioni: Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità e tutte le informazioni riguardo i DPI e il rispetto delle regole e che dovrete firmare per conoscenza in nostra presenza. Vista la presenza di animali bradi preferiamo evitare la partecipazioni ai cani. Un tratto di strada per arrivare in auto al sito è un po’ sconnesso. L’ultimo tratto per scendere dal pianoro prevede l’utilizzo di una scaletta in ferro.Con la prenotazione i partecipanti dichiarano di avere la giusta preparazione per l’escursione.

Quota individuale: € 10,00 comprensiva di polizza professionale RC con massimale di Euro 5.000.000. I ragazzi fino a 16 anni non pagano mai la quota di partecipazione ma solo gli ingressi ove richiesti.

Informazioni e prenotazioni: Sabrina 339.5718135, info@anticopresente.it, www.anticopresente.it

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Le Figure Zoomorfe al Museo della Ceramica della Tuscia

Domenica 26 luglio 2020 proseguono, con un approfondimento sulle figure zoomorfe, gli appuntamenti con le speciali visite guidate gratuite al Museo della Ceramica della Tuscia dedicate alla scoperta delle decorazioni dei reperti ceramici esposti.

I visitatori potranno osservare le interessanti evoluzioni cromatiche e le diverse tecniche di decorazione con cui sono stati raffigurati pesci, uccelli e altri animali sulle ceramiche medievali e rinascimentali.

Il Museo, aperto con ingresso gratuito, la mattina dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30, osserva tutte le misure di contenimento per la prevenzione dal contagio da coronavirus.
L’accesso è consentito per un massimo di 12 persone alla volta.

Per informazioni e prenotazioni è possibile inviare una mail all’indirizzo museoceramicatuscia@fondazionecarivit.it, telefonare o lasciare un messaggio nella segreteria del numero 0761223674 o recarsi presso il Museo della Ceramica della Tuscia, via Cavour, 67 – Viterbo.

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(mercoledì 22 luglio 2020)

a cura dell'Ufficio relazioni con il pubblico; urp@provincia.vt.it

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