A Nepi, Il FESTIVAL BAROCCO ALESSANDRO STRADELLA svolge attività di ricerca, formazione, produzione, diffusione e edizione musicale. Un progetto culturale che guarda al futuro coniugando l’attenzione per l’immenso patrimonio italiano e la valorizzazione dei nuovi linguaggi e tendenze, favorendo l’avvicinamento e la sensibilizzazione dei giovani al linguaggio barocco e a quello contemporaneo anche attraverso la pratica dell’improvvisazione.
A partire dall’edizione 2018 il FBAS si si caratterizza per l’attenzione al dialogo tra barocco e contemporaneo con le call internazionali per giovani compositori ed ensemble giovanili NEWTRACKS@FBAS che stanno riscuotendo un grande successo, per la presenza di composizioni contemporanee in ogni evento e per alcuni concerti interamente dedicati ai linguaggi di oggi. Un’importante novità dell’edizione 2019: la grande stilista e icona dell’Italian Style ANNA FENDI diventa Presidente Onorario del FBAS, aprendo la strada a nuovi percorsi artistici e culturali in dialogo con i molteplici linguaggi della creatività.
Il Festival è la base di THE STRADELLA PROJECT, un ambizioso progetto discografico dell’etichetta Arcana (Outhere) dedicato alla registrazione dell’integrale delle sue opere giunto alle sua sesta release, e dello STRADELLA Y(oung)-PROJECT, un progetto di formazione e produzione musicale finalizzato all’inserimento dei giovani artisti nel mondo professionale.
Il FBAS si avvale della media partnership di RADIOCLASSICA
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Gli appuntamenti:
CONCERTO DI APERTURA
Sabato 29 agosto 18:30 Caprarola, Palazzo Farnese
LA CIRCE #1
Bei ruscelli cristallini
Operetta per 3 voci, 2 violini e b.c. di A. Stradella
ENSEMBLE MARE NOSTRUM
DOROTA SZCZEPA?SKA Circe, soprano
GIULIA BOLCATO Zefiro, soprano
MAURO BORGIONI Algido, baritono
ANDREA DE CARLO direzione
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA al numero 0761/646052
Venerdì 4 settembre 18:30 Caprarola, Palazzo Farnese
LA CIRCE #2
Se desio curioso
Operetta per 3 voci, 2 violini e b.c. di A. Stradella
STRADELLA Y-PROJECT
MAYAN RACHEL GOLDENFELD Circe, soprano
FEDERICO FIORIO Zefiro, soprano
MASASHI TOMOSUGI Algido, baritono
ANDREA DE CARLO direzione
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA al numero 0761/646052
Sabato 5 settembre 18:30 e 21:00 Ronciglione, Chiesa di S. Sebastiano
NEWTRACKS@FBAS 2020
Concerto dei vincitori del concorso 2020 per giovani ensemble
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA +39 338 255 9148
Sabato 5 settembre 21:00 Viterbo, Chiesa di S. Silvestro
NOTTURNI
Composizioni e improvvisazioni di Daniele Roccato
DANIELE ROCCATO contrabbasso
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA +39 338 255 9148
Domenica 6 settembre 21:00 Castiglione in Teverina Piazza S. Giovanni
LOS YMPOSIBLES
Un viaggio musicale dalla Spagna del rinascimento al nuovo mondo
STRADELLA Y-PROJECT
ANDREA DE CARLO viola da gamba e direzione
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA +39 338 255 9148
Lunedì 7 settembre 21:00 Tarquinia, Teatro Rossella Falk
AMOR DI ROMA
Arie e cantate sulla città eterna di A. Stradella
ENSEMBLE MARE NOSTRUM
GIULIA BOLCATO soprano
MARCO BUSSI baritono
ANDREA DE CARLO direzione
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA +39 338 255 9148
Venerdì 11 settembre 18:30 e 21:00 Viterbo, Chiesa di S. Pellegrino
RECITAL DI CLAVICEMBALO
FRANCESCO CORTI clavicembalo
Musiche di A. Stradella, A. Scarlatti, B. Pasquini, F. de’ Medici, G. F. Handel, D. Scarlatti
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA +39 338 255 9148
MUSICISTI DELLA TUSCIA: PASSATO E PRESENTE
Sabato 12 settembre 17:00 Bolsena, Chiesa di S. Cristina
LE OSSERVAZIONI
di Andrea Adami da Bolsena: La Cappella Sistina nel 1711
IL SETACCIO MUSICALE
Stefano Silvi direzione
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA +39 338 255 9148
Sabato 12 settembre 18:30 e 21:00 Viterbo, Chiesa di S. Pellegrino
CONCERTO DEGLI ALUNNI DELLA MASTERCLASS DI CLAVICEMBALO DEL M° FRANCESCO CORTI
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA +39 338 255 9148
MUSICISTI DELLA TUSCIA: PASSATO E PRESENTE
Domenica 13 settembre 18:00 Viterbo, Chiesa di S. Maria della Verità
LE OSSERVAZIONI
di Andrea Adami da Bolsena: La Cappella Sistina nel 1711
IL SETACCIO MUSICALE
Stefano Silvi direzione
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA +39 338 255 9148
Domenica 13 settembre 21:00 Ronciglione, Chiesa di S. Sebastiano
LOS YMPOSIBLES
Un viaggio musicale dalla Spagna del rinascimento al nuovo mondo
STRADELLA Y-PROJECT
ANDREA DE CARLO viola da gamba e direzione
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA +39 338 255 9148
Giovedì 17 settembre 21:00 Civitella d’Agliano Chiesa di San Pietro e Callisto
SORGEA DAL SEN DI LETE
Le cantate per basso di Giovanni Legrenzi
MVSICA PERDVTA
MAURO BORGIONI baritono
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA +39 338 255 9148
Sabato 19 settembre 18:30 Viterbo, Chiesa di Santa Maria Nuova
L’ECCELLENZA, ET TRIONFO DEL PORCO
di Giulio Cesare Croce (Ferrara, 1594)
DRAMATODIA
ALBERTO ALLEGREZZA Recitazione e costumi
GIOVANNNI BELLINI Tiorba
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA +39 338 255 9148
Info: 328 117 4564; http://www.festivalstradella.org/
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Scheda: Vita di Alessandro Stradella
L’esistenza rocambolesca di Alessandro Stradella, uno dei massimi compositori italiani della sua generazione, ha ispirato fin dall’Ottocento – e ispira tuttora – romanzi, film e opere in musica, che ripropongono l’ideale romantico del genio maledetto, tanto più genio quanto più maledetto e spregiudicato. Negli ultimi decenni, grazie a numerose ricerche storico-archivistiche, si è gradualmente riusciti a ricostruire una buona parte della sua reale vicenda biografica, al di là di aneddoti e leggende.
Dalla recente scoperta dell’atto di battesimo si è appreso che Stradella nacque a Bologna nel 1643 dal nepesino Marc’Antonio e dall’orvietana Vittoria Bartoli, pochi mesi prima che i genitori rientrassero a Nepi dopo breve soggiorno a Vignola, dove il padre durante la guerra di Castro era stato nominato vice-marchese. Le prime testimonianze sulla vita del compositore risalgono solo agli anni cinquanta, quando, morto il padre, Alessandro si trasferì da Nepi a Roma col fratello Stefano e la madre per vivere a palazzo Lante come paggio del duca Ippolito. E’ probabilmente a Roma che avvenne la sua formazione musicale.
Attorno ai vent’anni godeva già come compositore di una certa notorietà, dato che fu incaricato dall’arciconfraternita romana del Santissimo Crocifisso di scrivere uno dei cinque oratori in latino per la Quaresima del 1667, ma dell’effettiva composizione ed esecuzione di questo oratorio, che sarebbe il suo primo lavoro datato, non si hanno prove certe. Nonostante importanti committenze private, a Roma non riuscì mai ad assicurarsi un impiego fisso e poté contare solo su ingaggi occasionali, che evidentemente non lo fecero desistere da altre possibilità di guadagno, non sempre lecite. Si prodigò a comporre musica per occasioni celebrative della nobiltà romana, scrivendo, per esempio, il Lamento del Tebro (1671) per l’unione fra una Pamphilj e un Doria, la serenata «Ecco Amore che altèro risplende» per le nozze fra un’Altieri e un Colonna, e la serenata Il duello (1674) per l’intrattenimento di Cristina di Svezia. All’inizio degli anni settanta, con l’apertura del primo teatro pubblico romano, il Tordinona, Stradella fu coinvolto nelle sue produzioni dall’impresario Filippo Acciaioli: creò prevalentemente sezioni di cornice per repliche di opere veneziane, ovvero prologhi e intermedi, ma in qualche caso, come il Novello Giasone (1671), anche nuove arie. Agli stessi anni dovrebbe risalire anche la prima opera da lui interamente musicata e solo recentemente ritrovata, la Doriclea su versi del poeta romano Flavio Orsini. Uno dei suoi lavori oggi più celebri, l’oratorio San Giovanni Battista, fu composto per la Quaresima dell’anno giubilare 1675 ed eseguito nella chiesa romana di San Giovanni dei Fiorentini, in una rassegna che prevedeva quattordici oratori di autori diversi. La maggior parte degli oratori da lui musicati, fra cui Santa Editta, San Giovanni Crisostomo e Ester, fu probabilmente destinata all’ambiente devozionale romano.
Nell’ottobre 1676 chiese protezione e ospitalità nella Serenissima al nobile veneziano Polo Michiel, in stretto contatto con l’ambiente artistico e aristocratico romano, dovendo lasciare Roma per «una certa disgrazia» occorsa – così disse. Pare avesse tentato di combinare un matrimonio, facendo sposare un nipote del cardinale Cybo niente meno che con una cortigiana e suscitando così le ire della potente famiglia del primo. Di fatto, all’inizio dell’anno successivo, il 1677, era già a Venezia, dove – non pago dei precedenti – combinò l’ennesimo guaio, che poi diventerà leggendario. Fuggì a Torino con una pupilla del nobile Alvise Contarini, Agnese van Uffel, a cui dava lezioni di canto, e nella città sabauda i due amanti trovarono rifugio in conventi. Contarini, giunto a Torino per vendicare il sopruso e capire le intenzioni della sua pupilla, apprese che la donna voleva sposare Stradella e cercò di rassegnarsi, ma quando la tensione diplomatica si attenuò, nell’ottobre 1677 il musicista fu barbaramente aggredito in piazza San Carlo da due sicari, probabilmente al soldo dello stesso Contarini.
Definitivamente compromessa la sua credibilità a Torino, all’inizio dell’anno successivo, il compositore decise di trasferirsi a Genova, dove fu ben accolto e probabilmente ospitato da uno degli esponenti più in vista dell’aristocrazia locale, Franco Imperiale Lercari. Costui, insieme ad altri, era socio del Teatro Falcone, che divenne uno dei primi sbocchi professionali di Stradella: oltre a scrivere musica sacra, da camera e a impartire lezioni private, fu infatti incaricato di produrre un’intera stagione d’opera, quella fra il 1678 e il 1679. Per l’occasione mise in musica due libretti di Nicolò Minato già intonati e rappresentati a Venezia, Seleuco e Muzio Scevola, da cui nacquero rispettivamente La forza dell’amor paterno e Le garre dell’amor eroico; e infine scrisse una nuova opera, di carattere comico, Il trespolo tutore. Il suo incarico al Falcone si concluse quello stesso anno, il 1679, per un passaggio di proprietà del teatro (dagli Adorno ai Durazzo) che ne cambiò la politica gestionale, ma Stradella continuò a comporre musica drammatica. Nel 1681 intonò il libretto del Moro per amore di Flavio Orsini, su commissione del medesimo ma mai rappresentato e la serenata marittima Il barcheggio per le nozze di una Brignole con uno Spinola. Sempre nello stesso anno fu eseguito a Modena il suo oratorio Santa Susanna. Purtroppo non poté esprimere il suo talento ancora per molto, perché all’inizio dell’anno successivo, il 25 febbraio 1682, fu assassinato in Piazza dei Banchi, senza che siano mai stati individuati i colpevoli e appurato il movente del delitto. Ora riposa nella chiesa genovese di Santa Maria delle Vigne.
© Andrea Garavaglia – 2019
ASSOCIAZIONE CULTURALE FESTIVAL ALESSANDRO STRADELLA
Presidente Onorario: Umberto Croppi; Presidente: Daniele Soldatelli; Direzione Artistica: Andrea De Carlo
Contatti: festivalstradella@gmail.com
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(lunedì 24 agosto 2020)
a cura dell'Ufficio relazioni con il pubblico; urp@provincia.vt.it