Gli appuntamenti di venerdì 11, sabato 12, domenica 13 settembre 2020
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Corchiano sulla via Amerina: forre, grotte e santuario
Corchiano, centro dei Falisci legato alla capitale Falerii Veteres è situata sulla via Amerina su una rupe difesa naturalmente dai fiumi e da un vallo, mostra presenze etrusche e anche splendidi ambienti naturali come la via sepolcrale scavata nel tufo che collegava il borgo alla sua necropoli rupestre oggi nota come Via Cava di sant’Egidio.
Il punto di forza del territorio è il Parco Naturale delle Forre, un percorso che si snoda sotto la base della rupe che regge Corchiano. Nell’ombra dei fossi una rigogliosa vegetazione riparia nasconde un insospettato mondo sotterraneo brulicante di vita animale e vegetale. Grotte e ripari rupestri che traforano la base della rupe riutilizzate come stalle e un colombario si aprono improvvisamente sul cammino. Una piccola cascata introduce una nota pittoresca nel paesaggio che è dominato dai muraglioni costruiti a protezione della rupe.
Il sentiero prosegue all’interno del folto della vegetazione e si cammina nei bottini dell’acquedotto dove, su pareti sempre più alte e incombenti, si aprono delle finestre regolate da chiuse che testimoniano le antiche modalità di irrigazione degli orti e dei campi sottostanti oggi ingombri di vegetazione.
Si arriva in breve al ponte romano che scavalca il fiume e all’ingegnoso canale d’irrigazione e ci si ritrova sul percorso della via Amerina. Sulle pareti della via cava della Cannara, che taglia il banco di tufo e lo risale tra scure pareti che reggono campi coltivati e noccioleti, scorgiamo la firma dell’antico impresario etrusco che ha voluto incidere il suo nome “Larth Vel Amies” sulle pareti della via cava a perenne memoria della sua opera d’ingegneria stradale.
Proseguendo sulla via Amerina lungo il corso del fiume Fratta si arriva nei pressi della chiesa della Madonna del Soccorso dove la rupe custodisce nelle sue pareti alcune grandi tombe rupestri con pregiati elementi architettonici e decorativi.
La chiesa rinascimentale, attribuita a Giuliano da Sangallo, risale al XV° secolo ed è stata dichiarata nel 1902 monumento nazionale. Sulla sommità della scalinata nella facciata insistono due pilastri compositi e due colonne di peperino ornati da stemmi rosette e altri elementi decorativi, molto simile, o forse una copia, della Basilica della Madonna della Quercia a Viterbo. All’interno pregevoli affreschi, alcuni attribuiti allo Zuccari.
Ritornati al ponte romano lo si supera e si risale lungo la via cava di Sant’Egidio. Subito ci si immerge in un ovattato percorso d’ombra fiancheggiato da locali e magazzini in grotta dove, una suggestiva scalinata intagliata nel tufo sale a una suggestiva cappellina rupestre. A termine della via cava ci aspetta la chiesa di Sant’Egidio che custodisce alcuni sbiaditi dipinti e una crocifissione nell’abside e infine il paese di Corchiano.
Escursione a cura di Antico Presente
Guide: Sabrina Moscatelli guida turistica e guida ambientale escursionistica A.I.G.A.E e .MGiulia Catemario, Guida ambientale escursionistica iscritta nel registro nazionale A.I.G.A.E. (tesserino Numero LA341).
Dati tecnici: Il percorso, di facile/media difficoltà, ha una lunghezza di circa 5 km con un dislivello di 100 metri. Durata 3 ore
Appuntamento: Sabato 12 settembre 2020 ore 15.30 nel parcheggio di Piazza del Bersagliere a Corchiano. Per il luogo preciso CLICCA QUI.
Equipaggiamento: Abbigliamento sportivo, scarponcini da trekking, acqua. Utili i bastoncini.
Condizioni: Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità e tutte le informazioni riguardo i DPI e il rispetto delle regole e che dovrete firmare per conoscenza in nostra presenza. Con la prenotazione i partecipanti dichiarano di avere la giusta preparazione per l’escursione.
Quota individuale: €10,00 comprensiva di polizza professionale RC con massimale di €5.000.000. I ragazzi fino a 16 anni non pagano mai la quota di partecipazione ma solo gli ingressi ove richiesti.
Informazioni e prenotazioni: MGiulia 335 8034198; info@anticopresente.it; www.anticopresente.it
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Gli etruschi di Grotte di Castro e la necropoli di "Centocamere"
Grotte di Castro fu un grande centro etrusco di primaria importanza, tra il territorio di Vulci e Volsinii (Bolsena); già nel VIII sec. a.C. era molto attivo e conobbe un notevole sviluppo anche nel corso del secolo seguente come testimoniano le consistenti necropoli circostanti e i numerosi sepolcri a camera. Come tutti i luoghi etruschi, anche l’abitato antico della “Civita” subì i contraccolpi dell’espansionismo romano. Durante poi le devastazioni longobarde, la popolazione superstite dovette trasferirsi sulla vicina e più sicura rupe che ospita l'attuale paese di Grotte di Castro.
In un primo momento gli abitanti dovettero usare come loro abitazioni delle grotte , in parte già esistenti e da quì il nome del borgo.
L’intera mattinata e spostamenti saranno tutti a piedi, e l'Anello delle necropoli" inizierà con la visita del piccolo ma grandioso Museo, ospitato all’interno di uno dei più bei palazzi rinascimentali di Grotte di Castro, progettato dal Vignola e con all’interno la famosa scala a chiocciola.
Attraverso le stanze tematiche della moderna, comunicativa e didattica esposizione, ripercorreremo la storia, gli usi e costumi degli etruschi. Ammireremo infatti gli splendidi corredi funerari rinvenuti nelle necropoli, con il tema “il maschile ed il femminile”, comprendente oggetti per l’ornamento e la cura del corpo femminile e le armi degli uomini guerrieri. Entreremo poi negli aspetti del quotidiano che ci consentiranno di guardare nella dispensa, dove venivano conservati vasi con granaglie, i legumi, la farina, il vino e il latte e, assistere ad un intero banchetto per avere una buona conoscenza degli usi alimentari di questo popolo. Sfarzo, lusso e banchetti nella stanza dedicata a " i segni del potere" per poi scendere nel mondo dell'aldilà. Le ricostruzioni funerarie consentono di avere sufficienti indicazioni sullo stato sociale del defunto e anche sul sesso attraverso gli oggetti che venivano collocati all'interno della tomba.
Dopo aver conosciuto molti dettagli sui più antichi abitanti del luogo, inizieremo il nostro cammino alla scoperta del territorio: Visiteremo la famosa necropoli di “Centocamere” così chiamata per la presenza di numerose tombe, collegate tra loro, da un intricato sistema di fori e cunicoli, aperti nelle pareti delle camere funerarie dai clandestini, per passare più agevolmente dall’una all’altra. Le oltre cinquanta tombe sono scavate all’interno della roccia tufacea e ci appaiono disposte su vari livelli ,con la tomba più grande lunga sedici metri e con cinque camere consecutive: poteva ospitare ben diciannove defunti. Come gli antichi Etruschi, anche noi ripercorreremo l’antico sentiero nel bosco con i gradini intagliati nella roccia per renderlo più agevole. Singolare e suggestiva la stratificazione dei vari riusi degli ambienti, che vede l’unione di antiche sepolture con le successive colombaie medioevali, adibite all’allevamento di volatili.
Ci sposteremo poi alla necropoli di “Pianezze”, con la presenza di tombe a camera scavate nel tufo, che, a differenza dell’altra necropoli, qui l’accesso alle tombe avviene da un lungo corridoio dal quale si accede ad un atrio e poi alle varie tombe. Le ventiquattro sepolture monumentali presentano un rituale funerario ad inumazione, cioè i defunti venivano deposti in fosse scavate nel pavimento e chiuse con lastre si pietra.
Ritornando in paese, percorreremo un tratto di strada carrozzabile per raggiungere, in un punto panoramico, uno dei ritrovamenti più interessanti e singolari di Grotte: si tratta di sepolture individuali a fossa, inserite in posizione centrale all’interno di un circolo di pietre sbozzate e poste a secco, dove il defunto poteva essere sepolto supino e dentro un sarcofago litico o ligneo, coperto da terra a formare un piccolo tumulo. Molte le informazioni che hanno permesso di accrescere la conoscenza relativa al rituale funerario della fase più antica della comunità databile tra l’VIII ed il VII sec. a.C. come ad esempio che i circoli di pietre ravvicinate hanno confermato la pertinenza a uno stesso nucleo famigliare insieme. Grande interesse e mistero invece lo hanno scaturito i due soggetti (una coppia) sepolti insieme abbracciati, in un segno di eterna tenerezza, ma con probabili scenari più tragici.
Escursione a cura di Antico Presente
Guide: Sabrina Moscatelli Guida turistica abilitata e Guida ambientale escursionistica iscritta nel registro nazionale A.I.G.A.E. (tesserino Numero LA339) e Dott.ssa Mariaflavia Marabottini direttrice del Museo di Grotte di Castro
Dati tecnici: Il percorso, di difficoltà media, è lungo circa 8 km. Durata 4 ore.
Appuntamento: Domenica 13 settembre 2020 ore 9.30 a Grotte di Castro, al Parcheggio gratuito di Piazzale Giovanni Palatucci
Equipaggiamento: Abbigliamento sportivo, scarponcini da trekking, acqua. Utili i bastoncini. Consigliamo di portare uno snack.
Condizioni: Massimo 15 partecipanti. Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità e tutte le informazioni riguardo i DPI e il rispetto delle regole. Con la prenotazione i partecipanti dichiarano di avere la giusta preparazione per l’escursione. Cani ammessi con il guinzaglio.
Quota individuale: €10,00 comprensiva di polizza professionale RC con massimale di Euro 5.000.000. I biglietti di ingresso alla necropoli e al Museo costano €5,00.I ragazzi fino a 16 anni non pagano mai la quota di partecipazione ma solo gli ingressi ove richiesti.
Informazioni e prenotazioni: Sabrina 339.5718135 info@anticopresente.it www.anticopresente.it
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Sutri, Antiquariato, modernariato, prodotti a km 0 al Mercatino d’Autunno
Sabato 12 e domenica 13 settembre 2020, dalle ore 09:30 alle 23:00, presso il Parco Archeologico dell’Anfiteatro romano di Sutri arriva il Mercatino d’Autunno.
Stand di antiquariato, modernariato, prodotti a km 0 e un ampio spazio per bambini con intrattenimenti e giochi.
Info: Facebook: Mercante in Fiera; Manolo 3669724044; Italo 3515260866
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Una domenica in vigna e poi in cantina a Vallerano per assistere alla pigiatura
In attesa dell’arrivo dell’autunno una giornata da trascorrere nell’azienda agricola Carla Onofri di Vallerano, partecipando attivamente alla vendemmia accompagnati da Cristina Antonozzi che segue i vigneti dell’azienda di famiglia e che spiegherà come raccogliere l’uva.
All’ora di pranzo piccolo pausa sotto alcuni alberi di noce per un picnic con pranzo al sacco, portato da casa o fornito dall’azienda a richiesta con prodotti tipici del nostro territorio. Durante la pausa si potrà conversare con Romina Caccia, dottore forestale, che risponderà alle curiosità dei presenti sulla coltivazione e sulla produzione vitivinicola.
A continuare la degustazione dei vini Onofri direttamente tra i tralci ed i grappoli maturi.
Nel pomeriggio uno spostamento di qualche chilometro, a ridosso dell’abitato di Vallerano presso la suggestiva Cantina dell’ Azienda, situata in una miniera di pozzolana dismessa, per assistere alla pigiatura del mosto e visitare gli ambienti freschi in cui l’uva, anche quella da raccolta, nei mesi a seguire diventerà buon vino.
Evento organizzato dall’Associazione culturale per la promozione turistica territoriale “Kalipè”, progetto “Boschi e Borghi Cimini”.
Adesioni entro il venerdì precedente esclusivamente via e-mail o WhatsApp, tramite cui si riceveranno moduli di adesione, informazioni su abbigliamento ed occorrente ed altro e informativa su protocolli anti contagio da Covid-19.
Contatti: boschieborghicimini@gmail.com; facebook: @boschieborghicimini; WhatsApp: 351 645 4414: google maps a Vallerano VT: Kalipè
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Escursione a Poggio Nibbio con Lipu Viterbo
Lipu Viterbo organizza per domenica 13 settembre 2020 un’escursione all’Anello di Poggio Nibbio. Si tratta di una passeggiata piacevole e priva di difficoltà per sentieri immersi nella Selva Cimina alternati a pratoni panoramici sulla piana viterbese, nel regno incontrastato della Poiana.
Appuntamento alle ore 9,30 in via Garbini a Viterbo, presso il parcheggio dell’asilo di fronte la rotatoria IperConad, provvisti di acqua e pranzo al sacco. Gradito il tesseramento LIPU.
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La Selva dei Sentieri, la Selva dei Pensieri
Domenica 13 settembre, ore 9.00, piazza Umberto I a Farnese, Passeggiata-racconto all'interno della Riserva naturale Selva del Lamone. A cura di Antonello Ricci e Giovanni Antonio Baragliu con la partecipazione di Caterina Pisu, direttrice del museo di Farnese.
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Canepina, torna la Sagra dei Maccaroni
Seppur posticipata a fine estate a causa dell’emergenza coronavirus, anche quest’anno a Canepina non mancherà la Sagra dei Maccaroni Canepinesi, noti anche come fieno, giunta all’ottava edizione.
Promossa da Comune, Pro Loco e Avis di Canepina e inserita dalla Regione Lazio ne “L’Estate delle Meraviglie“, la sagra prevede un fine settimana all’insegna del buon cibo e della tradizione culinaria locale. Sabato 12 settembre 2020 a cena e domenica 13 sia a pranzo che a cena, nei ristoranti e nelle trattorie del paese cimino sarà possibile degustare il più noto piatto tipico canepinese. Il tutto nel rispetto delle normative di prevenzione anti-Covid 19.
I maccaroni, o fieno, sono una pasta lunga all’uovo fatta in casa, secondo una ricetta tradizionale delle massaie canepinesi. Una pasta così sottile da sciogliersi in bocca, divenuta famosa anche a livello nazionale e oggi protetta da un disciplinare varato dal Comune. La ricetta originale, che viene tramandata da generazione in generazione, prevede l’utilizzo di uova e farina e un laborioso procedimento: si prepara una sfoglia molto sottile che dopo essere stata arrotolata su se stessa, viene tagliata molto stretta e lasciata asciugare per un giorno. La ricetta tradizionale vede utilizzare come condimento il sugo a base di carne tritata condito con pecorino, ma poiché questa pasta è veramente speciale, la si può mangiare in moltissimi altri modi.
I locali aderenti alla sagra sono Ferri Felice da Venerina, Il Passo della Beccaccia, Il Calice e la Stella, Trattoria Il Pinolo, Da Linetta, Rosso Vignale. I posti sono limitati, quindi è fortemente consigliata la prenotazione: 392.0183259.
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Tuscania, Il banchetto nel mondo etrusco, merenda in vigna e festa della vendemmia
La giornata di venerdì 11 settembre sarà dedicata alla scoperta del Museo Nazionale Etrusco di Tuscania, ospitato nella raffinata cornice dell’ex Convento Francescano. Sarà possibile visitare l’adiacente Chiesa di Santa Maria del Riposo, eccellente esempio di architettura rinascimentale presente a Tuscania insieme al pregevole chiostro del complesso conventuale, decorato con affreschi riguardanti episodi della Vita di San Francesco, realizzati all’inizio del XVII.
Nelle sale sono esposti i reperti rinvenuti nelle varie necropoli che circondano l’abitato di Tuscania, dal periodo Orientalizzante VII secolo a.C. sino all’epoca ellenistica IV – III secolo a. C. ben rappresentata dai sarcofagi della famiglia Curunas i cui membri sono stati immortalati dagli scultori nella posizione del banchetto, distesi sui Klinai utilizzati per mangiare.
L’allestimento del museo è molto piacevole e ha un’ottima didattica realizzata con ricostruzioni delle tombe più importanti e bellissime foto delle stesse.
Il nostro percorso avrà un filo conduttore il momento del banchetto nel mondo etrusco e l’uso del vino. Alla fine della visita andremo ad assaggiarlo con una simpatica merenda in vigna presso l’Agriturismo Valentini a Tuscania in occasione della Festa della Vendemmia: merenda tra i filari di vite carichi di uva.
La Festa della Vendemmia nasce per festeggiare insieme uno dei momenti più importanti dell’azienda. Si potranno assaggiare i vini Valentini e si potrà degustare un tagliere di prodotti tipici locali a soli €15 a persona.
Info: 333 4912669 Anna Rita Properzi Guida turistica e ambientale escursionistica Aigae (anche whatsapp)
Appuntamento: ore 15.30 davanti al Museo Nazionale Etrusco di Tuscania, Largo Mario Moretti (parcheggio disponibile e gratuito davanti al museo); ore 18.00 spostamento in auto all’Agriturismo Valentini per la visita del vigneto e merenda
Prenotazione obbligatoria: posti limitati nel rispetto delle norme anticovid19. Al momento della prenotazione verranno fornite tutte le informazioni riguardo i DPI e il rispetto delle norme comportamentali che dovrete firmare per conoscenza.
Costo: 10€ per la visita guidata.
Durata: 2 ore
Merenda in vigna: 15€ con vini Valentini e un tagliere di prodotti tipici locali
Abbigliamento: scarpe e abiti comodi, maglione o felpa. Dotarsi di mascherina e gel sanificante
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(martedì 8 settembre 2020 - aggiornata giovedì 10 settembre)
a cura dell'Ufficio relazioni con il pubblico; urp@provincia.vt.it