Gli appuntamenti di venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 ottobre 2020.
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Chia (Soriano nel Cimino), Visita alla Torre di Pier Paolo Pasolini
domenica 25 ottobre 2020: doppio appuntamento per il rispetto delle norme anti-Covid 19 (alle ore 10 e alle ore 14,30) per visitare il castello-torre che il poeta-scrittore regista Pier Paolo Pasolini (1922 - 1975) acquistò nel 1970, dopo averlo scoperto nel 1964 in occasione delle riprese del "Vangelo secondo Maetteo".
Info e prenotazioni: Cooperativa Sociale Il Camaleonte: 3498774548 / info@ilcamaleonte.it
Possibili alcune variazioni per via del Coronavirus.
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Culti, ludi e riti di Sutri, sulla via Francigena
Il Parco Regionale dell’antichissima città di Sutri rappresenta una delle più piccole realtà del sistema regionale delle Aree Protette del Lazio.
E’ caratterizzato da importanti evidenze archeologiche e dalla compresenza di valori storici, paesaggistici ed ambientali.
L’antichissima città di Sutri che ricorda incontri storici tra impero e papato e ancor prima tra etruschi e romani, presenta un caratteristico centro storico di assetto medioevale arroccato su un alto sperone di tufo rosso.
Noi ne visiteremo la parte più antica, ripercorrendo a valle l’importante via romana Cassia. La stessa arteria fu denominata Francigena nel Medioevo per essere stato asse viario dei pellegrini alla volta di Roma e della Terra Santa, che vedevano in Sutri un’importante meta prima di giungere alla Città di Pietro anche per via di un’importante chiesa rupestre dedicata alla Madonna del Parto sede di un precedente luogo di culto dedicato al dio Mitra.
Lo visiteremo passando dall'anfiteatro interamente scavato nella roccia, a lungo sepolto e lasciato nell'oblio, al castello di Carlo Magno, proseguendo nelle profonde tagliate di tufo sulle orme dei pellegrini per ritornare al punto di partenza attraverso l'incredibile necropoli rupestre.
A cura di Antico Presente. Guida Sabrina Moscatelli Guida Turistica Abilitata e Guida Ambientale Escursionistica iscritta nel registro nazionale A.I.G.A.E. (tesserino Numero LA339)
Durata 3 ore
Appuntamento: Sabato 24 ottobre 2020 ore 10.00 alla Biglietteria dell'Anfiteatro a Sutri.
Equipaggiamento: abbigliamento sportivo. Si richiedono scarpe comode e con fondo adatto a camminare su strade di campagna.
Condizioni: Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità e tutte le informazioni riguardo i DPI e il rispetto delle regole.
Quota di partecipazione : € 10,00 che include polizza professionale RC con massimale di Euro 5.000.000. La visita guidata è gratuita per i ragazzi fino a 16 anni. Biglietto di Ingresso all'Anfiteatro di Sutri €8,00.
Informazioni e prenotazioni: Sabrina 3395718135 info@anticopresente.it www.anticopresente.it
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Sui sentieri del Parco del Treja: Calcata e Mazzano Romano
Un fiume quasi sconosciuto, il Treja, affluente di destra del Tevere. Un paesaggio ombroso e verdeggiante, dove le acque hanno scavato nei tufi vulcanici forre profonde e ramificate. Presenze animali diffuse ma discrete; e poi i paesi di Calcata e Mazzano Romano, due microcosmi cui affacciarsi in punta di piedi.
Passeggeremo nei boschi seguendo il corso del fiume che serpeggia nella campagna circostante nelle gole tra le alture di Pizzopiede e di Monte Li Santi
Il Treja è un modesto corso d'acqua che sorge dai monti Sabatini per confluire nel Tevere all'altezza di Civita Castellana. Sono circa 30 km di percorso nei quali attraversa una campagna in buona parte coltivata, ma le acque nel tempo hanno creato un mondo ancora selvatico: è quello delle forre, scavate nei teneri tufi dell'antico vulcano sabatino.
In queste terre, durante il periodo falisco, sorgeva un importante centro falisco: Narce. Il territorio era diviso in tre insediamenti diversi, tutti interni al parco: Narce, Monte li Santi e Pizzopiede.
La ricchezza e l’importanza di questo luogo è testimoniata dai ritrovamenti nelle necropoli disseminate nel territorio. Gran parte degli oggetti ritrovati sono esposti nel Museo Nazionale dell’Agro Falisco e nel Museo di villa Giulia.
Partiremo da Calcata che sorge su uno sperone proteso nel vuoto. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi. Sicuramente abitata nell’era preistorica, la zona divenne in epoca pre-romana importante avamposto della civiltà falisca. Il nome di Calcata, tuttavia, compare per la prima volta molto più tardi, in un documento del 772-795, sotto il pontificato di Adriano I. Più tardi, nel Duecento, Calcata entrò nell’orbita della nobile famiglia degli Anguillara che vi eressero un castello e la cinta muraria ma, data la posizione impervia e nascosta, rimase sempre ai margini delle vicende storiche.
Dopo una lunghissima solitudine, dagli anni ’30 del Novecento il paese iniziò a spopolarsi a causa dei frequenti crolli della fragile rupe tufacea e la popolazione si trasferì nella Calcata Nuova.
Ormai completamente abbandonata ed esposta ai cedimenti del terreno, Calcata fu allora chiamata il “paese che muore”. Un appellativo, questo, che allo stesso tempo era conferito alla più celebre Civita di Bagnoregio. Tuttavia, proprio grazie al suo fascino decadente e surreale, il borgo fantasma cominciò man mano a essere ripopolato da artisti, artigiani e intellettuali che, a partire dagli anni ’60, vennero da ogni parte del mondo in cerca di una dimensione di vita genuina e in contrasto con l’incalzante società industriale e consumistica.
Scenderemo poi nella valle e costeggeremo le rive del fiume che racchiudono resti di necropoli e vie di comunicazione costruite dai Falisci. Ai piedi di Monte li Santi sono visibili i resti di un santuario falisco scoperto nel 1985 e che doveva essere di notevole dimensioni. Ora rimangono tracce di due vani dove, in un pozzetto, sono stati ritrovati degli strumenti sacrificali. Si pensa che le divinità venerate all’interno del Santuario possano essere fortemente legate alle acque(la sua vicinanza al fiume Treja non è una casualità) e ai culti della fecondità.
Raggiungeremo il borgo di Mazzano Romano che visiteremo con un percorso all'interno delle mura del suo castello, per scoprire edifici di epoche diverse, tra Medioevo e Rinascimento: il Palazzo baronale di Everso e Dolce degli Anguillara del XV secolo e i resti della Chiesa di San Nicola, costruita su una fortezza medioevale preesistente e attribuita al Vignola o ad un suo allievo La chiesa risale al 1563 e fu demolita nel 1940 a causa di un grave problema strutturale a seguito di un violento temporale. Tra i vicoli della città vecchia rimangono poche persone. Alcune case sono abbandonate, altre sono state trasformate in b&b dal fascino unico. Ritorneremo poi a Calcata con un percorso ad anello.
Escursione a cura di Antico Presente. Guide Sabrina Moscatelli guida turistica e guida ambientale escursionistica A.I.G.A.E e MGiulia Catemario, Guida Ambientale Escursionistica iscritta nel registro nazionale A.I.G.A.E. (tesserino Numero LA341).
Il percorso è facile con una lunghezza di 7 km e un dislivello di 250 metri.
Appuntamento: Domenica 25 ottobre2020 ore 9.30 Parcheggio di Calcata Centro storico.
Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità e tutte le informazioni riguardo i DPI e il rispetto delle regole e che dovrete firmare per conoscenza in nostra presenza. Con la prenotazione i partecipanti dichiarano di avere la giusta preparazione per l’escursione.
Quota individuale: €10,00 comprensiva di polizza professionale RC con massimale di €5.000.000. I ragazzi fino a 16 anni non pagano mai la quota di partecipazione ma solo gli ingressi ove richiesti.
Informazioni e prenotazioni: MGiulia 335 8034198 info@anticopresente.it www.anticopresente.it
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Graffignano. Frammenti di vita quotidiana dai butti del Castello Baglioni”
Prosegue con successo la mostra dedicata alla collezione di reperti ceramici ritrovati nei butti del Castello Baglioni di Graffignano tra il 2009 e il 2011 dall’équipe di specialisti dell’Università degli Studi della Tuscia diretti dal prof. Giuseppe Romagnoli, archeologo medievista e curatore della mostra.
Numerosi visitatori, provenienti da varie città italiane e dall’estero, hanno potuto ammirare il corredo vascolare del Castello costituito da manufatti decorati in bruno e verde e policromi databili tra la fine del XIV e gli inizi del XVI secolo.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 15 novembre 2020, dal venerdì alla domenica, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00.
Per prenotare una visita guidata o chiedere informazioni è possibile inviare una mail a museoceramicatuscia@fondazionecarivit.it, chiamare il numero 0761.223674 o recarsi direttamente presso il Museo della Ceramica della Tuscia, via Cavour 67 – Viterbo.
L’evento è realizzato nel rispetto della normativa relativa al contenimento del contagio da COVID-19, pertanto per una visita in sicurezza possono entrare massimo 12 persone alla volta, è a disposizione il gel igienizzante per le mani, è necessario rispettare la segnaletica a pavimento e indossare la mascherina.
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Il bosco incantato d'autunno
Evento organizzato da Bosco Del Sasseto, Cooperativa L'ApeRegina domenica 25 ottobre 2020, ore 11.00.
Ultimo appuntamento d'ottobre con lo spettacolo "Il Bosco Incantato" presso il Bosco del Sasseto.
Nella tarda mattinata di domenica 25 ottobre, elfi, fate, re e streghe saranno i protagonisti di una visita teatralizzata per famiglie e bambini, resa ancora più suggestiva dai colori autunnali.
Con il suo flauto incantato, l'elfo Alfin guiderà i piccoli spettatori alla scoperta delle bellezze del bosco e della storia perduta di un misterioso re, innamorato di una fata e vittima dei malefici di una strega.
L'evento si svolgerà in ottemperanza alle disposizioni ministeriali e regionali in materia di contenimento dell'epidemia da Covid 19.
Costo passeggiata:€ 10.00 a persona (adulti) comprensivo di biglietto d'ingresso al Bosco del Sasseto
€ 8.00 per bambini da i 5 ai 12 anni, comprensivo di biglietto d'ingresso al Bosco del Sasseto (€ 6.00 a partire dal secondo figlio). Gratuito per bambini 0-4 anni.
Informazioni e prenotazioni: Sito web https://www.acquapendente.online/bosco-sasseto/
Coop. L’Ape Regina:0763.730065, whatsapp 388 8568841, oppure email a eventi@laperegina.it. Prenotazioni entro le ore 12.00 di sabato 24 ottobre. Biglietteria Bosco del Sasseto 0763-719206, email boscodelsasseto@comuneacquapendente.it
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Tuscania. Le giornate del FAI d’autunno - La città degli artisti
Sabato 24 e domenica 25 ottobre 2020
Un museo diffuso da vivere e scoprire, attraverso gli artisti che sono nati o hanno scelto Tuscania come luogo per esprimere la propria creatività artistica. La cittadina della Tuscia apre al pubblico le dimore, gli studi, gli atelier e le mostre di Antonio Fraddosio, Alessandro Kokocinski, Bonaria Manca, Gino Bernardini, Giovanni Tommasi Ferroni e Aleksandar Stamenov.
Ingresso nei luoghi aperti dalle ore 10.00 alle ore 17.00. E’ consigliata la prenotazione.
Info: www.fondoambiente.it
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(martedì 20 ottobre 2020 -aggiornata mercoledì 21 ottobre)
a cura dell'Ufficio relazioni con il pubblico - urp@provincia.vt.it